a cura del Primo Luogotenente (ca) Michele Candeloro, Socio A.A.A. - Aviatori d’Italia, Presidenza regionale Puglia – Basilicata
Mercoledì 26 giugno 2024, presso la Chiesa Santa Maria del Soccorso di Casamassima (BA), si è svolta la cerimonia di svelamento del monumento dedicato a dodici gendarmi, che nel 1811, di scorta ad un furgone postale, furono circondati da un nutrito gruppo di briganti e successivamente trucidati.
Con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, l’Archeoclub di Casamassima, l’Università delle Tre Età (UNITRE), la Sezione dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia e la Prof.ssa Anna Di Donna, vedova del Prof. Vincenzo Camardella - già Ispettore onorario della Sovraintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Puglia, e Vicepresidente dell’Archeoclub d’Italia sezione di Casamassima - hanno così voluto esaudire le ultime volontà del Professore Camardella: “onorare con una stele quegli uomini, perché in ottemperanza dei sacri principi della legalità, alla resa intimata risposero col sacrificio supremo”.
L’evento, che ha visto la presenza del Vice Sindaco di Casamassima, Architetto Azzurra Acciani, con il gonfalone della Città, delle locali rappresentanze dell’Archeoclub, dell’Unitre, dell’A.A.A.- Aviatori d’Italia, dell’Associazione Sottufficiali d’Italia (ANSI), dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (ANCR) e di una nutrita partecipazione della cittadinanza, ha avuto inizio con l’esecuzione dell’Inno Nazionale eseguito dal Coro V.I.C. di Casamassima al quale si sono unite le voci dei presenti. Il Coro prende il nome da una frase di Madre Teresa di Calcutta: la Vita è un Inno Cantalo, una frase che ha citato nella lode alla vita "Inno Alla Vita".
È seguito lo svelamento del monumento da parte della madrina dell’evento prof.ssa Di Donna, e la benedizione da parte di Don Michele Camastra, parroco della Chiesa San Vincenzo Ferrer.
Nel prendere la parola la Vice Sindaco Acciani, nonché assessore alla Cultura, nella sua breve allocuzione ha esaltato l'ottimo lavoro di ricerca svolto dal Prof. Vincenzo Camardella, il profondo significato etico-morale che tale gesto ha rappresentato per l'intera comunità dell'epoca e l'intramontabile valore che il documento esprime ancora oggi.
Sono seguiti gli interventi del Presidente dell’Archeoclub, Geometra Giuseppe Monfreda, cultore e ricercatore di storia locale, che ha tracciato una sintesi storico-filosofica sul tragico evento e della Sig.ra Rosa Tritto, in rappresentanza dell’Associazione Casamassinese Apulia (A.C.C.A.), che ha dato lettura dei nomi dei dodici gendarmi eroi, al quale è seguito un minuto di raccoglimento per esprimere il ricordo e l’ammirazione per quegli uomini valorosi, sottolineato dalle note del Silenzio d’ordinanza eseguito dal trombettiere Raffaele Cuoccio dell'Associazione Bassa Musica di Bitonto.
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