Il 7 giugno, presso lo storico Liceo Dante / Alberti di Firenze, fondato nel 1853 e dove si è maturato Francesco Baracca, si è svolta una bella giornata aviatoria all’insegna del ricordo di un caduto della nostra Forza Armata.
La cerimonia commemorativa del Cap. Luigi Boer, scomparso a Bolama nel 1931 durante la trasvolata Italia-Brasile condotta da Italo Balbo: quel giorno, oltre a Boer caddero anche il Ten. Barbi Cinti, il Serg. Magg. Imbastati ed i Sergenti Nensi e Fois. Su richiesta di Ugo Ojetti, furono intitolate ai fiorentini Boer, Barbi Cinti e Fois altrettante palestre, che fino agli anni Sessanta del XX secolo rappresentarono i centri sportivi di Firenze dove si formarono generazioni di atleti.
La cerimonia ha avuto come evento principale lo scoprimento di una lapide, ispirata all’aerofuturismo, all’ingresso della palestra della scuola. A proporre l’iniziativa, la Sezione “Veterani dello Sport” di Firenze rappresentata dal Presidente Ugo Ercoli e dal “past President” Paolo Allegretti, vero animatore dell’incontro, in collaborazione con la Sezione di Firenze dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, rappresentata dal Presidente Col. (r) Giuseppe Zampano.
La giornata è stata allietata da due ensemble musicali composte dagli allievi del Liceo Dante che hanno suonato “Il Canto degli Italiani”. Erano presenti il Dirigente Scolastico Professoressa Maia Rita Urcioli, l'Assessore all'Edilizia Scolastica della Città Metropolitana Massimo Fratini, i docenti Professori Silvia Ruvo e Pietro Amati con gli studenti che hanno realizzato la lapide e due allievi della Scuola Militare Giulio Douhet che hanno svelato l’opera, avvolta nel tricolore.
Hanno partecipato anche i Soci dell’A.A.A. - Aviatori d’Italia e dell’Associazione Veterani dello Sport, insieme al VicePresidente Nazionale dell'Associazione Arma Aeronautica, Carlo Enrico Paciaroni, il quale ha raccontato agli allievi la storia della Trasvolata: la cerimonia è stata molto apprezzata dai giovani, che hanno potuto scoprire storie e vicende da molto tempo nell'oblio ma che, come ricorda il Presidente della sezione di Firenze dell’A.A.A. Col. (r) Zampano, rappresentano il passato di cui tutti noi siamo figli.
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