a cura del Primo Luogotenente (ca) Michele Candeloro,
Socio A.A.A. - Aviatori d’Italia, Presidenza regionale Puglia - Basilicata
Si è tenuta nel pomeriggio di martedì 16 maggio, presso la chiesa di San Domenico in Oria (BR), una messa in memoria del Primo Maresciallo dell’Aeronautica Militare Antonio Carbone, mancato il 14 maggio 2018 a seguito di un grave incidente sul lavoro occorso presso il 36° Stormo Caccia di Gioia del Colle (BA).
Alla funzione religiosa, officiata dal parroco Don Ivan Cavaliere, promossa come ogni anno della Sezione dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia Sezione di Oria, era presente il Comandante del 36° Stormo, Colonnello Pilota Massimiliano Pomiato, ricevuto al suo arrivo dal Presidente della locale Sezione dell’A.A.A. - Aviatori d’Italia, Aiutante (ca) Giuseppe De Lucia.
La cerimonia, per il quinto anniversario della scomparsa di Antonio, ha visto la presenza dei suoi familiari e parenti ed una rappresentanza dei colleghi del 36° Stormo e i Soci della Sezione di Oria dell'A.A.A. - Aviatori d'Italia con il loro labaro. I colleghi presenti, in servizio ed in congedo, si sono riuniti in preghiera per ricordare il collega tragicamente scomparso cinque anni fa.
La cerimonia in chiesa, volta in un clima di sentita commozione e partecipazione, si è conclusa come da tradizione con la lettura della Preghiera dell’Aviatore, da parte del Col. Pomiato.
Al termine della funzione religiosa, il Presidente della Sezione di Oria, Aiutante (ca) Giuseppe De Lucia, ha salutato i familiari e ringraziato tutti i presenti e in particolare il personale proveniente dal 36° Stormo e tutti coloro che si sono prodigati per l’organizzazione di questo momento di vicinanza e ricordo.
La famiglia del compianto Antonio ha fatto giungere un messaggio di ringraziamento ai Soci della Sezione “Voglio ringraziarvi, insieme ai miei figli, per l'affetto e la vicinanza nel commemorare la memoria di Antonio. Un abbraccio, siamo sempre onorati ad avere l'Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia che ci fa sentire parte integrante di questa grande famiglia”.
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