a cura del Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia
dalla Presidenza regionale A.A.A. - Aviatori d’Italia per la Puglia e Basilicata
“Non esistono morti di serie A o di serie B, né guerre più giuste di altre: ogni vita spezzata è una ferita per l’umanità intera”. Sindaco di Monteroni di Lecce, Mariolina Pizzuto.
Venerdì 21 marzo 2025, alla presenza dei familiari delle vittime arrivati da ogni parte dell’Italia, in un clima di intensa commozione, si è svolta a Monteroni di Lecce (LE), la cerimonia di svelamento “ad imperitura memoria” di due stele in onore dei militari italiani monteronesi internati nei lager nazisti (1943 - 1945) e delle vittime monteronesi delle foibe (1942 – 1947). Monteroni di Lecce è il primo comune in Italia, a dedicare due stele a quanti hanno sofferto a causa della guerra, dell’odio e dell’intolleranza.
Ad accogliere i monumenti il Parco Internato Militare Antonio Quarta e l’area nelle immediate vicinanze del comando della Polizia Locale. “Con l’inaugurazione di queste stele - ha dichiarato la sindaca - abbiamo voluto onorare le vittime di tutte le guerre e degli odi razziali e scrivere la parola Pace. Abbiamo voluto collocare al centro del nostro Paese, in un luogo nevralgico della vita cittadina, l’area mercatale, il ricordo di queste indimenticabili e tragiche pagine della nostra storia”.
Alla cerimonia erano presenti il Prefetto di Lecce Dott. Natalino Manno, il Senatore Antonio Salvatore Trevisi, l’Onorevole Saverio Congedo, il Comandante della Scuola di Cavalleria di Lecce Generale di Brigata Matteo Rizzitelli, il Comandante della Capitaneria di Porto di Gallipoli Francesco Perrotti i Comandanti Provinciali di Lecce della Guardia di Finanza Col. Stefano Ciotti e dei Carabinieri Col. Donato D’Amato, il Tenente Colonnello Dario Dell'Anna in rappresentanza del Comandante del 61° Stormo di Galatina Gianfranco Liccardo e il Presidente regionale dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia di Puglia e Basilicata, Colonnello in congedo Michele Bettuelli.
Diverse le Associazioni Combattentistiche e d’Arma presenti anche con i propri Labari e Vessilli; tra queste le Sezioni salentine dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia di Monteroni, Lequile, Taviano, Copertino, Galatone, San Cesario di Lecce, Soleto, Otranto e Collepasso. Hanno inoltre partecipato gli alunni degli Istituti Comprensivi Primo Polo “Salvatore Colonna” e Secondo Polo "Vittorio Bodini" oltre a numerosi cittadini.
L’evento si è aperto con la cerimonia dell’alzabandiera, alla quale ha reso gli onori un picchetto armato interforze composto da personale dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, con l’Inno Nazionale eseguito dalla Banda dell’Associazione Musicale “M° Rocco Quarta di Monteroni” intonato a gran voce da tutti presenti.
È seguito l’intervento del Sindaco di Monteroni di Lecce, Mariolina Pizzuto, che dopo aver rivolto il saluto a tutti i presenti ha chiosato “La storia ci insegna che il ricordo è un dovere morale. Oggi, con questo gesto simbolico, rendiamo omaggio a uomini e donne che hanno vissuto la tragedia della guerra, la brutalità della prigionia, il dolore della perdita. Persone che, con il loro sacrificio, ci ricordano il valore della libertà e della dignità umana” Ha poi evidenziato come purtroppo in questi tempi il concetto di pace sembra vacillare sotto il peso di nuovi conflitti e tensioni internazionali e per questo che ogni cittadino ha il dovere di rinnovare l’impegno a difendere i valori di giustizia, libertà e convivenza civile. Ha poi proseguito “Questa iniziativa nasce dalla sensibilità e dall’impegno dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, sezione di Monteroni, presieduta dal colonnello De Rinaldis ed in particolare grazie alla determinazione del Luogotenente Salvatore Quarta [n.d.r. Luogotenente della Guardia di Finanza, Socio della Sezione di Monteroni e figlio internato militare Antonio Quarta] che ha proposto un progetto di riqualificazione del parco dedicato a suo padre, anch’egli vittima della guerra. Un gesto d’amore e di memoria, che ci ricorda quanto sia importante non dimenticare e tramandare alle nuove generazioni il significato più profondo della nostra storia. Concludendo “Che queste stele siano monito e ispirazione per le generazioni future, affinché la storia ci guidi sempre verso un cammino di pace, giustizia e libertà”.

Nel suo intervento il Prefetto di Lecce, Natalino Manno, si è complimentato con il Sindaco per tutte le iniziative assunte.
Successivamente sono stati letti uno ad uno i 131 nomi degli internati nei campi di concentramento nazisti e delle 2 delle vittime delle foibe che da oggi ad imperituro ricordo sono scolpiti per sempre sulle stele di marmo. È seguita da parte degli alunni del Primo e Secondo Polo, la lettura di alcuni brani di libri di Primo Levi e Liliana Segre, per invitare alla riflessione sugli orrori dell’odio razziale e la deportazione nei campi di concentramento. Al termine della cerimonia hanno intonato l’Inno alla Gioia, Inno ufficiale dell’Europa Unita.
Un corteo ha prima raggiunto l’area nelle immediate vicinanze del comando della Polizia Locale dove, la Sindaca, il Colonnello De Rinaldis, il Comandante Provinciale di Carabinieri e il Socio Luogotenente Quarta hanno svelato la stele in onore delle 2 vittime monteronesi delle foibe. Il corteo ha poi raggiunto via Del Mare, all’interno del parco intitolato all’Internato Militare “Antonio Quarta” dove è stata svelata la stele in onore dei 131 internati militari monteronesi. Agli svelamenti sono seguite la deposizione e la benedizione delle corone d’alloro da parte di Don Elio Quarta, sottolineate dalle note del “Silenzio d’ordinanza” e con la resa degli onori da parte del picchetto armato interforze. Sono state poi recitate rispettivamente la “Preghiera del Carabiniere” e la “Preghiera della Patria”.
Successivamente il Luogotenente in congedo Salvatore Quarta, visibilmente emozionato ha dato lettura della motivazione della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa dalla Repubblica Italiana alla memoria all’Internato Ignoto.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente della Sezione di Monteroni di Lecce Col. Edoardo De Rinaldis “Desidero ringraziare le autorità civili, religiose e militari, gli Istituti comprensivi e i loro Dirigenti e le Associazioni d’Arma intervenute. Rivolgo un commosso pensiero ai familiari delle vittime che ci hanno onorato della loro presenza rendendo ancora più sentito il particolare evento odierno”.
La cerimonia è stata preceduta da un evento culturale che si è svolto nel pomeriggio di lunedì 17 marzo 2025, nel Palazzo Baronale, dove è stato proiettato il documentario “Egea, la bambina con la valigia dal cuore esule” alla presenza del regista Mauro Vittorio Quattrina. L’evento è stato organizzato dal Comune di Monteroni in collaborazione con l’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia Sezione di Monteroni e partner l’Associazione culturale Helios.
I monumenti
La stele dedicata agli “Internati Militari Italiani” (IMI) è di marmo di Apricena di circa 40 quintali; l’altezza è di metri 2,40 con una lunghezza di metri 1, 90 cm e una larghezza di 40 cm. Il fronte della pietra riporta: a sinistra il logo del Comune e a destra quello della Sezione dell’A.A.A. - Aviatori d’Italia di Monteroni. Sul fronte partendo dal basso: sul lato sinistro è scolpito un traliccio di recinzione dei lager nazisti con filo spinato e isolatori dell’alta tensione. Nella parte centrale sono incise: classe, grado, cognome e i nomi dei 131 internati militari monteronesi. La stele chiude con la frase “Ad imperitura memoria degli internati militari italiani monteronesi nei lager nazisti / 1943-1945”.
La stele dedicata agli “Infoibati” è di travertino rustico dal peso di circa 25 quintali, ha un’altezza di 1,70 metri e una larghezza di 60 cm. La stele riporta al naturale sul lato sinistro la forma di una foiba (inghiottitoio naturale tipico delle aree carsiche). Sul lato del foro (foiba) è stato creato un rettangolo scavato e lucidato con una profondità di circa 5 cm all’interno del quale sono stati incisi: il logo del Comune e dell’A.A.A. - Aviatori d’Italia di Monteroni. Al disotto dei loghi sono incisi: grado, cognome e nome di due infoibati. La chiusura della stele riporta la frase “Ad imperitura memoria delle vittime delle foibe monteronesi- 1943-1947”. Sul lato sinistro delle stele sono stati fissati 2 pennoni dell’altezza di circa 6 metri dove è issato il tricolore.
Motivazione del conferimento della M.O.V.M.
Decreto del Presidente della Repubblica del 19 novembre 1997
“Militare fatto prigioniero o civile perseguitato per ragioni politiche o razziali, internato in campi di concentramento in condizioni di vita inumane, sottoposto a torture di ogni sorta, a lusinghe per convincerlo a collaborare con il nemico, non cedette mai, non ebbe incertezze, non scese a compromesso alcuno; per rimanere fedele all’onore di militare e di uomo, scelse eroicamente la terribile lenta agonia di fame, di stenti, di inenarrabili sofferenze fisiche e soprattutto morali. Mai vinto e sempre coraggiosamente determinato, non venne meno ai suoi doveri nella consapevolezza che solo così la sua Patria un giorno avrebbe riacquistato la propria dignità di nazione libera. A memoria di tutti gli internati il cui nome si è dissolto, ma il cui valore ancora oggi è esempio di redenzione per l’Italia”
Ringraziamo il Primo Luogotenente (ca) Michele Candeloro, delegato per la Comunicazione della Presidenza regionale A.A.A. - Aviatori d’Italia - per la Puglia e Basilicata, per aver condiviso la notizia con il Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia.
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