a cura di Michele Candeloro e Giancarlo Sacrestano, Soci A.A.A. - Aviatori d’Italia della Sezione di Brindisi
Come ogni anno, il 5 luglio ricorre per ASSOARMA Brindisi, il Ricordo della Memoria dell’Asso della Regia Aeronautica italiana, Leonardo Ferrulli, nato a Brindisi il 24 dicembre 1917 (dichiarato il primo gennaio 1918) e morto a Scordia, in Sicilia, dopo un aspro combattimento con caccia e bombardieri anglo-americani.
Per celebrare il giorno della memoria, ASSOARMA Brindisi, l’organismo che coordina e promuove le azioni di memoria e di promozione militare e civile del territorio, nel costante dialogo con le autorità costituzionali riconosciute, operanti nel territorio di riferimento, ha riunito la propria Giunta Esecutiva e le Sezioni che ne fanno parte, presso la tomba di famiglia del pilota brindisino, nel cimitero cittadino.
Un momento di grande attenzione e di profonda riflessione, vissuti sul silenzioso ascolto della memoria biografica e la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare, nella lettura di cenni biografici e dell’eroismo di Ferrulli letti dallo storico di Assoarma, Giancarlo Sacrestano.
Intimo ed avvolgente l’intervento liturgico di Don Marco Candeloro, che prima della benedizione della Corona d’Alloro, ha sottolineato come l’iniziativa che ha visto riuniti uomini di lunga esperienza nel Servizio alla Patria, sia utile e necessaria per diffondere la memoria alle generazioni giovani del territorio, perché la cura, la promozione e la memoria, non vengano distrutte dalla dimenticanza. Benedetta l’assemblea e la corona d’alloro, il C.F. Claudio Mazzola, presidente Nazionale del Gruppo Leoni del San Marco, accompagnato dal nipote di Ferrulli Jacopo Sticchi, ha omaggiato e reso onore alla tomba del S.Ten. pilota Leonardo Ferrulli, cui il 1° Luogotenente Michele Candeloro, segretario di Assoarma ha rivolto la “Preghiera dell’Aviatore” nel rispettoso “attenti” dei partecipanti.
Un mazzo di rose è stato deposto tra le braccia della “Madre patria” presente nel famedio militare a significato alto e profondo del dolore che tante mamme hanno dovuto sopportare, per la morte dei propri figli, caduti in guerra o in battaglia.
Aldo, chiamava la madre, il figlio Leonardo, che sempre gli ripeteva: “Aldo, perché parti sempre tu?”. Il S.Ten Ferrulli ripeteva sempre la medesima risposta: “se non ci vado io, chi altri al mio posto?”
Giovanissimo pilota, morto a soli 25 anni, lascia a noi tutti l’alto significato del Servizio alle generazioni future.
Nel corso della sua lunga carriera di pilota aveva accumulato ben due medaglie d’argento al Valor Militare ed al momento dell’incidente che lo portò alla morte, l’eroe brindisino era il quinto asso della Regia Aeronautica italiana del tempo di guerra.
Il 5 luglio del 1943, Leonardo Ferrulli, alzatosi in volo, nel primo pomeriggio, dall’aeroporto di Sigonella (CT), nel corso di una missione per intercettare un’imponente formazione di bombardieri quadrimotori americani Boeing B-17 e decine di caccia inglesi, durante un combattimento, un caccia Spitfire danneggiò gravemente il suo aereo.
Con un’ala spezzata del suo Macchi 202S e ferito egli stesso, abbandonò la lotta nel tentativo di rientrare alla base di Sigonella.
Ma ogni sforzo fu vano.
Impossibilitato ad usare il paracadute e nell’intento di non cadere sul centro abitato di Scordia (CT), per evitare di coinvolgere la popolazione civile, riuscì a portare il velivolo alla periferia, schiantandosi in un campo di grano.
Il 18 dicembre 2018, il presidente ASSOARMA brindisi, nonché presidente regionale Puglia e Basilicata e presidente della sezione brindisina dell’Associazione Arma Aeronautica, il Gen. Giuseppe GENGHI fu ospite delle autorità civili, religiose e militari a Scordia, per la titolazione di un largo cittadino all’eroe brindisino Leonardo Ferrulli. La circostanza aveva radunato nel largo, una gran quantità di bambine e bambini, proprio gli stessi che la morte eroica di Ferrulli, figlio dal cuore grande e generoso, aveva reso possibile la nascita, la crescita e la vita allegra in un tempo di pace.
Per l’estrema difficoltà dell’ultima azione di atterraggio forzato, su un campo di grano alla periferia di Scordia, gli fu conferita una Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.
Motivazione della M.O.V.M. conferita al S.Ten. Leonardo Ferrulli:
«Il cuore generoso, l’audacia eccezionale, l’abilità impareggiabile, avevano fatto di lui il simbolo eroico della nostra arma combattente. In numerosi aspri combattimenti per 20 volte piegò, vincendola, la baldanza nemica. Non ritornò da un meraviglioso combattimento nel quale, solo contro trenta, aveva ancora due volte fatto fremere il sacro suolo d’Italia con l’urto del nemico abbattuto. Nell’ora grave della Patria, sfatando l’alone di invulnerabilità che si era creato, volle additare a noi, ingiustamente superstiti, la via della gloria e dell’onore. Esempio luminoso di una vita posta con superba dedizione al servizio della Patria.»
- Cielo dell’A.S. del Mediterraneo e della Sicilia, 10 giugno 1940 – 5 luglio 1943
Comments