Come da tradizione si è svolta a Pozzuoli il 15 dicembre la consueta cerimonia di consegna delle Aquile di Pilota d’Aeroplano e degli Spadini agli Allievi della prima classe dei Corsi Regolari dell’Accademia Aeronautica. Un doppio evento in una sola giornata per dare il benvenuto ai cosiddetti “pinguini” del primo anno. Il Presidente Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, Generale di Squadra Aerea Giulio Mainini (c), ha partecipato in in qualità di padrino del Corso Centauro III, insieme agli altri padrini dei Corsi Centauro: Gen. S.A. Alberto Biavati (Centauro IV) e Maggiore Marco Civini (Centauro V). La loro presenza ha testimoniato il forte e indissolubile legame che unisce le diverse generazioni.
Presente anche il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia e i genitori degli Allievi, per la prima volta in “HDemia” per ammirare i propri figli, ringraziati calorosamente dal Gen. B.A. Paolo Tarantino, Comandante dell’Accademia Aeronautica: «Voi oggi vedrete il livello di selezione che viene fatta sui candidati per poter accedere a questo Istituto e in generale per poter accedere all’interno di questa Forza Armata; avrete l’immagine chiara ed evidente di un’attività basata sul merito, perché qui verranno nominati e premiati i frequentatori che nonostante una selezione comune a tutti sono riusciti comunque ad emergere nei confronti degli altri. Qui vedrete un senso di attenzione nei confronti della crescita umana, professionale e fisica dei vostri figli, dei vostri congiunti, dei vostri amici che avete affidato all’Aeronautica Militare e a questa Istituzione».
Nella consegna delle Aquile, 25 Allievi Ufficiali Piloti del 1° anno hanno ricevuto il distintivo che simboleggia il brevetto da pilota d’aeroplano conseguito presso il 70° Stormo di Latina, prima tappa dell’articolato percorso formativo che saranno chiamati ad affrontare per diventare pilota militare. In seguito, tutti i 73 allievi del 1° Corso hanno ricevuto in consegna, direttamente dalle mani degli allievi dei corsi precedenti e degli aspiranti del Corso Aquila VI, lo Spadino: simbolo di appartenenza alla scuola e segno delle tradizioni e dei valori che si rinnovano, tramandandosi di generazione in generazione. Lo spadino è emblema del giovane cadetto delle accademie militari, dell’impegno ad onorare gli ideali di lealtà, coraggio e senso del dovere che li accompagneranno nella loro vita militare, prima da allievo in Accademia e poi nel corso di tutta la loro carriera.
Durante l’evento sono stati consegnati anche altri riconoscimenti e borse di studio ai frequentatori particolarmente meritevoli nello studio, nello sport e in impegno, disciplina e affidabilità: Sottotenenti, Aspiranti e Allievi han ricevuto distintivi di merito e merito sportivo. Assegnate inoltre le borse di studio “Professore Valentino Losito”, intitolate alla memoria dell’illustre docente, mentre il Sindaco Figliolia ha consegnato il premio “Città di Pozzuoli – Aquila d’Oro”, istituito dal Comune a favore dei frequentatori italiani e stranieri, che si sono distinti nell’attività di volo. Sono stati consegnati dagli Addetti Militari presenti anche i premi delle Forze Aeree straniere.
In serata si è svolta una cerimonia annuale particolarmente emozionante e cara agli allievi del primo Corso. Un’ala del velivolo SIAI-260, collocata in posizione verticale sul piazzale dell’Accademia Aeronautica, viene sempre illuminata con il colore del Corso di turno del 1° anno. Ai Corsi è infatti assegnato un colore: in questo caso l’illuminazione dell’ala, precedentemente dal colore rosso del Corso Borea VI, transitato ora alla 2^ classe, è passata alla luce verde, il colore del prossimo Corso Centauro VI, che sarà mantenuto tutto l’anno. Soltanto con l’arrivo degli allievi del Corso Drago cambierà di nuovo la colorazione.
Un commosso Generale Biavati ha rivolto un affettuoso pensiero ai veri protagonisti della giornata: «Voi siete persone speciali, i migliori tra i migliori, ricordatevelo però nell’umiltà, perché le sfide che vi si porranno sempre davanti richiederanno questa umiltà, senza di essa non andrete avanti; se vi montante la testa finirete prima ancora di rendervene conto. Voi rappresentate il futuro dei Corsi Centauro nonché della nostra Aeronautica Militare; la consegna dello Spadino deve essere per voi il primo passo di un percorso le cui tappe, non sempre facili e sgombre da difficoltà, daranno sostanza alla vostra scelta, saranno foriere di soddisfazioni, vi porteranno sempre più in alto».
La cerimonia è stata un’occasione per rendere omaggio alla storia del Corso Centauro, con le sue iniziali che idealmente stanno per “Cielo, Ebbrezza, Nobiltà, Tenacia, Ardire, Unione, Rinuncia, Orgoglio”. Una targa ha commemorato i caduti dei “Centauro” precedenti, un gesto di tributo del 1° Corso a tutti i Corsi passati, aggregando con umiltà, rispetto e audacia le 6 generazioni di “Centauri” intorno ad una statua appositamente realizzata, per proiettarli e guidarli verso il futuro: la statua di un “Pinguino” che fa il saluto militare a un maestoso “Centauro”.
Questo il messaggio che il Comandante del 1° Corso Normale (prossimo Corso Centauro VI) ha voluto inviare ai padrini dei Corsi Centauro: «Come avete visto, ascoltato e, spero, apprezzato […], il 1° Corso ha voluto trasmettere un messaggio che, partendo da un tributo a tutti i Corsi Centauro e ai suoi caduti, con umiltà, rispetto e audacia aggregasse le 6 generazioni intorno alla Statua così da essere proiettati e guidati verso il futuro. Alle generazioni passate e future, questo Pinguino racconta il nostro percorso. La struttura è costituita da quattro gradini come i piani che separano il piazzale Rex e il nostro piano della Residenza Allievi: simboleggia le sfide e il percorso che dobbiamo affrontare per appropriarci del nome del Corso. La forma esagonale, che sui diversi livelli riporta sia il motto del Corso che le date di arruolamento, è un tributo a tutte le generazioni dei Corsi Centauro: è un richiamo alla continuità ma soprattutto al quasi centenario bagaglio di storia e tradizioni che gelosamente vogliamo custodire e tramandare. Il Pinguino incarna l’allievo del primo Corso nell’affrontare la vita accademica: la sua figura, impacciata e incapace di spiccare il volo, è ritratta mentre saluta al fregio il Centauro in segno di rispetto e ammirazione. Infine, maestoso e dominante al centro c’è il Centauro che, sintesi di valori quali nobiltà, esemplarità, dedizione e integrità morale, rappresenta una guida per il giovane Pingue. Il Centauro è equipaggiato con uno scudo, un elmo e un’alabarda come richiamo all’innovativa dimensione Combat del nostro percorso formativo. Il suo sguardo indirizza verso la meta della metaforica scalata: il Pingue non deve arrestare la sua corsa ma slanciarsi ancora più in alto verso le stelle. Nella sua interezza, la nostra ambizione è servire ed essere rilevanti per il Paese, ricercando continuamente l’eccellenza così da rendere i traguardi raggiunti nuovi punti di inizio per mete mai toccate prima».
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