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Il Dipartimento Attività Aeronautiche (D.A.A.) degli Aviatori d’Italia e il G.91 di Lumezzane

Da sempre l’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia si adopera per il recupero e il restauro dei velivoli che hanno fatto la Storia del volo, sia in versione statica che ancora funzionante. Per fare solo un esempio, i soci A.A.A. della sezione di Riverbella hanno rimesso a nuovo con un’accurata opera di pulizia il locale Monumento ai Caduti dell’Aeronautica Militare, un Aermacchi MB326. Lo stesso tipo di jet è stato riportato in condizioni di volo e collaudato per il “secondo primo volo” dal direttore del Dipartimento Attività Aeronautiche dell’A.A.A. – Aviatori d’Italia, gen. S.A. Maurizio Lodovisi, medaglia di bronzo al Valore Aeronautico, già pilota sperimentatore e comandante del Reparto Sperimentale Volo e della Squadra Aerea dell'Aeronautica Militare.


Ulteriormente rivitalizzato dalla Presidenza Nazionale A.A.A. – Aviatori d’Italia, il D.A.A. (http://www.assoaeronautica.it/daa) opera con volontà e determinazione: tra le sue funzioni, a cui è stato dedicato un apposito ufficio, c’è la gestione del patrimonio aeronautico dismesso, con la mappatura organica e aggiornata dei beni aeronautici (velivoli o parti di essi) dislocati sul territorio.


È appena iniziato, dai primi di ottobre, il restauro del G.91T che la sezione A.A.A. di Lumezzane, in provincia di Brescia, ha esposto come monumento in un parco locale. Il piccolo monoplano cacciabombardiere-ricognitore G.91 “Gina”, per molti versi un simbolo della rinascita dell’industria aeronautica “Made in Italy” nel secondo dopoguerra, vinse un concorso NATO per un caccia tattico leggero di dimensioni ridotte, capace di decollare da piste di fortuna semi-preparate e di trasportare carichi offensivi considerevoli, dal rifornimento rapido e dalla manutenzione facile. Fu a lungo, dal 1963 al 1982, il velivolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale, le Frecce Tricolori, nella versione G.91PAN, sostituita poi dagli MB-339PAN. Si tratta di un aereo molto caro all’Associazione Arma Aeronautica, che sta dando il suo apporto anche per aiutare l’Aeronautica Militare a ricostruire un G.91R, recuperando la documentazione tecnica e radunando specialisti per realizzarne una versione funzionante che possa eseguire le prove di volo a Pratica di Mare entro la seconda metà del 2022, in tempo per tornare a volare durante le celebrazioni del Centenario dell’Aeronautica Militare nel 2023.




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