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Il Presidente Nazionale degli Aviatori d’Italia ricorda i quattro giovani Aviatori del 6° Stormo

a cura del Team Comunicazione della Presidenza Nazionale A.A.A. - Aviatori d’Italia

 

Il Generale di Squadra Aerea (c) Giulio Mainini si stringe in un abbraccio ideale ai familiari dei quattro giovani Aviatori

 

Tra pochi giorni, e più precisamente il 19 agosto, ricorre il decimo anniversario dell'incidente aereo che nei cieli delle Marche coinvolse due velivoli Tornado del 6° Stormo dell'Aeronautica Militare, Freccia 11 e Freccia 21. Entrarono in collisione mentre sorvolavano le colline di Ascoli Piceno durante una missione addestrativa, all'altezza della frazione di Venarotta. Nello schianto persero la vita i Capitani Mariangela Valentini, Alessandro Dotto, Giuseppe Palminteri e Paolo Piero Franzese.


Il Presidente Nazionale, Generale di Squadra Aerea (c) Giulio Mainini, unitamente a tutti i Soci dell'Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, si stringe in un abbraccio ideale ai familiari di questi quattro giovani Aviatori. “La sentenza con cui lo scorso mese di dicembre il Tribunale Ordinario di Ascoli ha riconosciuto la tragica sequenza di eventi e la correttezza del comportamento degli Ufficiali coinvolti nell'incidente e nella pianificazione a terra, ha fugato ogni dubbio sulla loro professionalità, nella condivisa consapevolezza che l'attività di volo è intrinsecamente pericolosa.


Purtroppo in questi dieci anni non sono mancate le polemiche speculative, spesso ispirate da luoghi comuni che offendono chi ha scelto la professione militare. Ma oggi il mio pensiero va soprattutto ai genitori di questi quattro Aviatori che, da quel maledetto 19 agosto del 2014, ogni giorno si confrontano con una delle prove più dure che un genitore possa affrontare nella vita. La perdita di un figlio è un dramma che non ha una aggettivazione che possa definirla. Lo affermo da padre e posso solo immaginare il dolore che li ha divorati in questi anni. Ma sono anche un pilota militare che durante la carriera ha perso amici e colleghi in incidenti di volo. Quando tale disgrazia ha colpito il mio Gruppo di Volo c'era solamente un profondo silenzio ad alleviare il nostro dolore, che tuttavia in qualche modo dovevamo esorcizzare, facendo la cosa che più amavamo al mondo ovvero andare nuovamente in volo il prima possibile.


In questo grave incidente l'Aeronautica Militare ha sempre sostenuto la tesi della fatalità e lo ha fatto in un silenzio talvolta frainteso, che voleva essere rispettoso del dolore dei familiari e del percorso investigativo della magistratura. Lo affermo con la consapevolezza degli oltre trentamila Soci che ho l'onore di rappresentare in qualità di Presidente Nazionale degli Aviatori d'Italia; lo affermo con la consapevolezza degli oltre quattrocento Soci del Circolo del 53 di Cameri, che ogni anno ricordano la novarese Mariangela Valentini, attraverso il conferimento di una borsa di studio intitolata alla sua memoria.


Il prossimo 19 agosto, data in cui si svolgerà la cerimonia commemorativa, l'Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia sarà al fianco dell'Aeronautica Militare e delle istituzioni marchigiane per ricordare i colleghi scomparsi.


Ogni giorno la Forza Armata rende omaggio agli Aviatori Caduti nell'adempimento del proprio dovere attraverso il lapidario realizzato presso l'ingresso monumentale di Palazzo Aeronautica a Roma, denominato Tre Archi, inaugurato l'11 novembre del 1932 con il nome di Monumento all'Aviatore. Composto dall'insieme delle superfici in travertino su cui sono scolpiti i nomi degli oltre ottomila tra piloti ed equipaggi caduti in volo dal 1907 ad oggi, questo Sacrario testimonia quotidianamente la gratitudine dell’Aeronautica Militare”.


L’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia e l’Aeronautica Militare, insieme alle Amministrazioni locali ed alla cittadinanza, ricorderanno ancora una volta Mariangela Valentini, Alessandro Dotto, Giuseppe Palminteri e Piero Paolo Franzese. E lo faranno nel corso della cerimonia di commemorazione in programma il prossimo 19 agosto a Venarotta, dove si trova il monumento dedicato ai Caduti.



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