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In memoria di Antonio Baroni, l’A.A.A. di Casalmaggiore co-finanzia il progetto “Life on Mars 2.0”

Si chiama “Life on Mars 2.0”, nome che evoca una domanda che l’umanità si pone da tempo, nonché una celebre canzone di David Bowie: c’è vita su Marte? Una possibile risposta è data dalla simulazione di una città dell’uomo sul Pianeta Rosso. L’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia è sempre proiettata nel futuro e rivolta verso le stelle ed ha contribuito al finanziamento di questo progetto multidisciplinare e multi-scolastico dell’Istituto Superiore Romani di Casalmaggiore, in provincia di Cremona (Lombardia), presentato alla stampa il 4 febbraio.


La donazione della sezione di Casalmaggiore dell’A.A.A. – Aviatori d’Italia darà un nuovo slancio e nuova linfa all’ambizioso progetto di astrofisica “Life on Mars 2.0” dell’I.I.S. Romani - che ha già ricevuto ampi consensi sia alla Festival Bergamoscienza che a Mantova Scienza - ampliandone ulteriormente le possibilità. Il Polo Romani ha realizzato un plastico interattivo (di due metri per 2) che simula un insediamento umano sul pianeta Marte e la vita nella colonia terrestre-marziana: ha parti meccaniche, parti componentistiche e parti informatico-elettroniche, tutte realizzate dai ragazzi. Come spiegato dal referente del progetto, il docente di fisica Michele Cominetti, la base su Marte consiste in tre unità, con locale abitativo, serra e laboratorio di ricerca, piattaforme che si elevano da sottoterra, un “trenino” per i collegamenti interni, veicolo per l’esplorazione con movimento autonomo. Durante la presentazione sono stati illustrati gli aspetti scientifici ed i risvolti socio-politici-culturali di un’esplorazione spaziale, in generale e sul Pianeta Rosso in particolare. L’idea è quella di migliorare ulteriormente il progetto multi-istituto, aggiornando la presentazione multimediale e aggiungendo strutture che simulino centrali eoliche che sfruttino le tempeste marziane e altri veicoli. “Life on Mars 2.0” ha dimostrato di saper promuovere la cultura scientifica, perché la scienza non è solo formule, ma applicazioni concrete, e tali esperienze han riscosso molto interesse da parte dei ragazzi, come spiegato dalla docente di matematica Paola Brighenti. Il progetto ha visto il coinvolgimento attivo delle classi 3a e 3b del Liceo Scientifico Scienze Applicate, 5a del Liceo Linguistico, e di alcuni studenti del corso IeFP Operatori Elettronici e del corso ITIS Informatica. Il percorso multidisciplinare ha coinvolto in particolare le materie di Fisica, Elettronica, Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica, Chimica e Scienze Naturali, Italiano, Matematica, Inglese e Francese, insieme a Informatica, Filosofia, Storia e Lingue. Un lavoro multi-corso che ha coinvolto l’intera scuola, dalla realizzazione dei circuiti al software, dall’automazione ai filmati, con un grande lavoro di ricerca.


Il Polo ha dimostrato di essere scuola di competenze e non solo di conoscenze, per la dirigente scolastica Daniela Romoli, che ha molto apprezzato il cofinanziamento con l’Associazione Arma Aeronautica: i fondi stanziati dall’A.A.A. di Casalmaggiore erano inizialmente destinati ad una borsa di studio, ma d’accordo con la scuola si è stabilito di indirizzarli ad un qualcosa che fosse per tutti. Gesto che sarebbe stato sicuramente apprezzato dal Maresciallo Cavaliere Antonio Baroni, storico fondatore dell’A.A.A. Casalmaggiore e presidente della stessa per oltre 30 anni, scomparso il 28 marzo 2019 all’età di 96 anni: il contributo della sezione di Casalmaggiore è proprio in memoria del Maresciallo Cav. Baroni, uomo di profonda cultura pratica, di abilità tecnica non comune e affascinato dal mondo della meccanica e del volo. Da soldato semplice a Maresciallo di Seconda Classe impegnato da giovane sul fronte greco nella Seconda Guerra Mondiale, divenne un esperto di logistica dei campi nelle missioni sul Mediterraneo: catturato e portato in un campo di lavoro in Germania, riuscì a cavarsela nella prigionia e a “riportare a casa la pelle” con la sua competenza e molta fortuna, grazie alla sua arte dell’arrangiarsi e del saper fare. Il tutto, riuscendo anche a compiere piccoli atti di eroismo, sabotando la balistica e manomettendo i proiettili che i prigionieri erano costretti a costruire per l’esercito tedesco. Dimostrò in quelle occasioni un’abilità di muoversi tra macchine, motori e componenti industriali che mantenne anche nel dopoguerra, con la sua officina meccanica, da grande inventore e restauratore. Per meriti aveva acquisito i titoli di Cavaliere della Repubblica e successivamente di Ufficiale, con Croce al Merito di Guerra e Diploma d’Onore al Combattente per la Libertà d’Italia 1943-1945. Anche Marina Baroni, figlia di Antonio e presente all’iniziativa, ha confermato: «Mio padre sarebbe entusiasta di questo progetto. Ci teneva ai giovani ed era un tecnico, motorista e meccanico, amava risolvere i problemi concreti. Diceva sempre che a tutto c’è una soluzione. Ho a casa tutti i suoi disegni di parti meccaniche che poi realizzava», ha aggiunto, spiegando come realizzò un impianto telefonico nella base in Grecia, per fare solo uno dei tanti esempi. La figlia di Antonio Baroni si è mostrata ben felice del fatto che il fondo dedicato al padre andasse a finanziare un progetto simile.


Il presidente dell’A.A.A. sezione di Casalmaggiore, Av. Sc. Giorgio Lena, insieme al vice presidente Giovanni Donzelli, ha ricordato durante la conferenza stampa del 4 febbraio come Baroni abbia fatto crescere tantissimo la sezione, portandola ad avere oltre 200 iscritti: «Proseguiamo nel solco da lui tracciato con attenzione al sociale: abbiamo fatto una donazione agli Amici dell’Ospedale Oglio Po, una alla Fondazione Busi, con un elettrocardiografo e abbiamo sostenuto la raccolta benefica ‘Un dono dal cielo’ dell’Aeronautica Militare per sostenere gli ospedali pediatrici. La famiglia Baroni ha poi donato libri storici alla Biblioteca Mortara e insieme a quelli di Paolo Franzini di Cremona e del nostro socio Leonardo Malatesta di Vicenza, storico del periodo della guerra fredda, verrà realizzato uno spazio apposito per questi fondi librari di valore: è un altro modo per farci conoscere sempre di più anche dai ragazzi e dai bambini. Questa non sarà l’ultima donazione e puntiamo anche a organizzare conferenze». Da tempo l’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia di Casalmaggiore è infatti attiva sul territorio con numerose attività benefiche e culturali. La donazione dell’Associazione permetterà di completare il plastico rendendo la base tridimensionale e consentirà altresì di sviluppare lo studio e la realizzazione della parte “energetica” del plastico, con le sopracitate pale eoliche e pannelli ad energia solare. E, come accennato poco fa, con l’ausilio delle conoscenze degli Aviatori d’Italia di Casalmaggiore guidati dall’Aviere Scelto Lena, sono previsti incontri con figure di alto livello legate all’ambito aerospaziale. Il progetto “Life on Mars 2.0” potrebbe quindi diventare un vero modello per le scuole e le cooperative, rendendo fruibile il – possibile – futuro alle scuole, in maniera semplice. Perché, come spiegato dai partecipanti alla presentazione ufficiale, ci sono molti tipi di progettualità per poter fare scienza, che non è solo un insieme di regole formali: si può avere un approccio scientifico diverso, anche in maniera divertente.



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