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L’Italia riparte e l’Aeronautica Militare torna a volare col 60° Anniversario delle Frecce Tricolori

Si è concluso con un tripudio di emozioni e una nota di speranza il 60° Anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori, già 313° Gruppo Addestramento Acrobatico. Le limitazioni dovute al rispetto delle misure per il contenimento del Covid-19 hanno portato ad una drastica riduzione della capienza massima consentita, con accesso autorizzato solo mediante una procedura di registrazione on-line e subordinata al possesso della certificazione “green pass”. Ciò nonostante, ben 8.500 spettatori - con appassionati, addetti ai lavori, civili, militari, rappresentanti di Leonardo e del mondo industriale, giornalisti internazionali, autorità, i fedelissimi membri dei Club Frecce Tricolori e numerosi spotter - hanno assistito all’Air Show celebrativo presso l’aeroporto di Rivolto (Udine), il 18 e 19 settembre. Di questi, circa un migliaio di soci della nostra Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia: grazie alla Presidenza Nazionale A.A.A. che ha riservato loro ingressi su richiesta con prenotazione, hanno potuto godersi lo spettacolo in presenza.


La manifestazione si è aperta sulle note dell'Inno Nazionale mentre la bandiera tricolore veniva portata in volo dagli equipaggi del 15° Stormo, a bordo di un elicottero HH-139A. Presenti anche le automobili Pagani Huayra con la livrea speciale tricolore della PAN. Un incontro tra passato e presente, tra velivoli storici e moderni, con il ricordo delle leggendarie pattuglie acrobatiche di cui le Frecce Tricolore han raccolto l’eredità (la “Squadriglia Folle” di Campoformido, la “Pattuglia Mirafiori”, l’“Aurora-Gamba di Ferro”, la “Pattuglia della Giovinezza”, il “Cavallino Rampante”, il “Guizzo/Getti Tonanti”, le “Tigri Bianche”, i “Diavoli Rossi”, i “Lanceri Neri”, la “Fenice”), sfoggiando sui loro “Pony” una livrea “Special Color” dedicata ai loro illustri predecessori, e con le pattuglie acrobatiche internazionali che han reso omaggio ai “colleghi” italiani.


Hanno infatti sfilato nei cieli di Rivolto i Pilatus PC-9 dell’Orlik Team (Polonia), i BAE Hawk dei Midnight Hawks (Finlandia) i C-101/A-101 Aviojet della Patrulla Aguila (Spagna) e gli F-5 Tiger supersonici della Patrouille Suisse (Svizzera). Sempre a proposito di passato e presente, si è esibita anche la pattuglia “Team Legend”, composta da aerei che hanno fatto la storia dell’addestramento al volo e quelli ancora in attività nelle scuole di volo dell'Aeronautica Militare: MB/T-339A/CD, Siae S-208M, Na T-6, Fiat G-46, Aermacchi SF-260EA, 326A, MB326K e MB326E, T6 Texan. La storia delle Frecce Tricolori è stata ulteriormente celebrata con il Raduno Piloti ed ex appartenenti al 313° Gruppo Addestramento Acrobatico insieme alle pattuglie storiche del secondo dopoguerra che lo han preceduto.


Non sono mancate le simulazioni di operazioni aeree ed eventi tattici complessi, tra evacuazioni e attacchi contro sistemi di difesa aerei nemici, con personale dei Reparti del Comando Forze per la Mobilità e il Supporto e quelli dipendenti dalla 1a BAOS (Brigata Aerea Operazioni Speciali). A dimostrare le diverse capacità operative che l’A.M. è capace di esprimere in ambito Difesa, sia nella sicurezza nazionale che in contesti “expeditionary” al di fuori dei confini italiani, velivoli come il KC-767A, il G-550 CAEW, il C-130J, gli F-35 A e F-35 B, l’AMX, il Tornado IDS e gli elicotteri HH-101A e TH-500. Notevole anche il display del Reparto Sperimentale Volo A.M. (RSV), con il caccia intercettore Eurofighter F-2000A, il C-27J e l’addestratore T-346A, aereo tra i più avanzati al mondo utilizzato per la fase IV dell'addestramento al volo dei piloti, parente stretto di quel T/M-345 che in futuro dovrebbe diventare il nuovo velivolo ufficiale delle Frecce Tricolori, dopo che entrerà nella flotta A.M. per il 2025.


In occasione del 60° compleanno, è stato anche pubblicato il libro “Frecce Tricolori – L’arte del volo Acrobatico”, volume esclusivo dell’A.M. che racconta in modo accattivante non solo la storia della Pattuglia, ma anche il legame forte che unisce le Frecce all’intero Paese: foto, disegni, storie passate e recenti, manovre acrobatiche, lavoro a terra, aneddoti finora rimasti inediti e molto altro, con tanto di “QR Code” tra una pagina e l’altra che consentono di far prendere forma alle parole attraverso dei video esclusivi delle esibizioni della PAN.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, gen. S.A. Alberto Rosso, ha inaugurato il piazzale del 2° Stormo di Rivolto intitolato a Mario Squarcina, 1° Comandante delle Frecce Tricolori: «Soddisfatti nel vedere la ripresa delle attività sociali. Auspico faccia sentire tanti italiani orgogliosi di fare parte di capacità che sono tutte nostre: italiani sono i piloti, italiano è l’addestramento che hanno ricevuto presso le Scuole di Volo dell’Aeronautica Militare, italiana è la tecnologia dei velivoli», ha commentato il Capo di SMA al termine dell’Air Show. Insieme al ten. col. Gaetano Farina, Comandante della PAN, il generale Rosso ha annunciato che i tempi sono maturi per vedere anche una donna ai comandi di pilotaggio di un velivolo delle Frecce Tricolori.


Ovviamente non poteva mancare l’esibizione dei “padroni di casa”, a bordo dei loro MB-339PAN. Con le loro evoluzioni in cielo, i cuori, gli abbracci, i grandi tricolori sulle note della Turandot cantata da Pavarotti, le Frecce Tricolori hanno emozionato tutti, dimostrando di essere davvero tornate, per restare. Il grande pubblico non ha mancato di dimostrare il proprio affetto per le Frecce: non solo quello presente a Rivolto, affascinato e col naso all’insù, ma anche quello a casa davanti alla tv con la diretta su RaiUno di sabato o davanti al pc o allo smartphone, come testimoniano i tanti collegamenti alla diretta YouTube dell’Aeronautica Militare, che sui propri social ha coperto l’intera manifestazione per entrambe le giornate.


Han partecipato all’importante ricorrenza anche le alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, atterrato all’aeroporto di Rivolto a bordo di un Airbus A-319CJ scortato da due Eurofighter A.M., la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Stefania Pucciarelli, il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. La presenza stessa del Capo dello Stato dimostra e testimonia come l’evento “FrecceTricolori60” abbia rappresentato, oltre ai festeggiamenti per i 60 anni della PAN, anche un momento di ripartenza, ripresa e rinascita per tutto il Paese, dopo quasi due anni sostanzialmente fermi. Il peggio sembra passato, è tornata la voglia di guardare al futuro, vivere, andare avanti. E non è un caso che siano le Frecce Tricolori dell’Aeronautica Militare a rappresentare questo simbolo di graduale ritorno alla vita normale: indimenticabile il loro Abbraccio Tricolore di solidarietà nel periodo più difficile della pandemia, innegabile il loro ruolo di ambasciatrici del prestigio, delle tradizioni e delle eccellenze italiane nel loro solcare i cieli dell’Italia e del mondo. Soprattutto, le Frecce Tricolori rappresentano al meglio le capacità tecniche e umane di tutta l’Aeronautica Militare: la nostra Forza Armata, sia durante l’emergenza sanitaria che in situazioni di crisi internazionale come quella in Afghanistan col ponte aereo Roma-Kabul, ha dimostrato la sua vicinanza alla popolazione, fedele alla sua missione di difesa dello spazio aereo italiano e non solo, proteggendo anche i cieli dei Paesi privi di un sistema di difesa proprio e impegnandosi all’estero nelle missioni internazionali. Ed ora, finalmente, si può tornare a volare sempre più in alto.




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