A cura del Col. (r) Arzillo Antonio,
Presidente Sezione di Bellona (CE) dell'A.A.A. - Aviatori d'Italia
Lo scorso 7 ottobre la Sezione di Bellona dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia, congiuntamente alla sezione di Capua, alle associazioni combattentistiche e d’Arma, ai rappresentanti del 9° Stormo di Grazzanise e della Scuola Specialisti AM di Caserta, insieme alle amministrazioni comunali del territorio, ha partecipato alla commemorazione del 79° anniversario dell’eccidio dei 54 Martiri di Bellona, eccidio avvenuto nel territorio di Villa al Volturno (Vitulazio e Bellona) ad opera dei tedeschi quale rappresaglia per l’omicidio di un soldato tedesco ed il ferimento di un altro.
Durante la commemorazione, dopo la deposizione della corona d’alloro del Presidente della Repubblica e le allocuzioni del sindaco di Bellona, Dottor Giovanni Sarcinella, della Vice presidente nazionale ANFIM, Prof.ssa Valeria Fusco, del Vicario prefettizio, Dottor Ciro Silvestro, l’arcivescovo dell’Arcidiocesi di Capua, Salvatore Visco, ha celebrato una solenne messa a suffragio dei Martiri.
Oggi nella medesima località dove i 54 Martiri furono trucidati, sorge il monumento, voluto e creato dal Ten. Col. Pilota Giovanni Limongi, titolato del labaro della sezione di Bellona, avente lo scopo di onorare l'eccidio di quei martiri.
Su di una stele, inoltre, sono state riportate le parole facenti parte di un'epigrafe voluta da Benedetto Croce in loro memoria:
”Anche in questa piccola terra sorge una delle innumeri stele/che in ogni parte d’Europa/segneranno nei secoli il grido/dell’offesa umanità/contro una gente creduta amica/nell’opera del civile avanzamento/e nella quale orrenda si è discoperta/armata di tecnica moderna/la belva primeva. Bellona/in memoria dei 54 suoi cittadini/padri di famiglia giovinetti innocenti/pii sacerdoti/ sotto specie di condurli a lavori/tolti alle loro case/e per delirio di vendette/dalla fredda rabbia tedesca/il giorno 7 ottobre 1943 trucidati/e i corpi gettati nella prossima cava”.
Il 23 luglio del 1998, motu proprio del Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, la città di Bellona fu insignita di Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Bellona, protagonista di un primo tentativo di resistenza armato subì il 7 ottobre 1943, la reazione indiscriminata e feroce dell'oppressore nazista. Cinquantaquattro inermi cittadini, gente di ogni età, cultura, professione e ceto sociale, furono vittime di quella barbara rappresaglia che già mostrava il suo sanguinario e vile volto. L'eroica testimonianza dei suoi cittadini valse a additare agli italiani tutti il cammino, che, attraverso la resistenza e la lotta armata avrebbe condotto alla libertà ed indicato alle generazioni future la via della pace e della democrazia”.
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